Incuriosito da Google Instant Preview e da alcuni suoi comportamenti ho fatto un semplice test per capire il suo livello di gradimento di alcuni script JQuery che permettono la modifica di parti di contenuto.
Lo script in questione in questo caso è Cufon che permette di rimpiazzare porzioni di testo con un font gradevole e particolare.
Usando Cufon in alcuni siti ho notato che “instant preview” taglia completamente la porzione di testo rimpiazzato come potete vedere nella seguente immagine.
Ora per capire che effettivamente si trattava di Cufon non ho fatto altro che rimuovere tale script e aspettare che Google Instant Preview indicizzasse nuovi contenuti ed ecco il risultato:
Come volevasi dimostrare.
Se non lo avete ancora capito vi consiglio di non usare Cufon anche se rende gradevoli i vostri testi perché bisognerebbe testare se il problema è solo di anteprima o anche più profondo.
Ma… non ho indagato, per cui rispondo veloce rimanendo passibile di smentita. Sonora smentita.
Cufon dovrebbe (anzi, lo fa sicuramente) lavorare sul client via JavaScript. Se JS è abilitato, allora avviene il replacement del testo e il designer è tutto contento, così come l’occhio dell’utente. Viceversa, se JS è disabilitato il replacemente non avviene, ma l’utente vedrà tranquillamente il testo che doveva essere sostituito da Cufon.
Ora, io non so bene quali problemi dia Google Instant Preview, ma a livello di indicizzazione l’uso di Cufon non dovrebbe arrecare problemi!
Spero che qualcuno confermi quanto scritto!
Ciao Kiko e grazie del commento.
Credo anche io come te che non ci siano problemi a livello di riconoscimento dei testi, ma testare non fa mai male e visto che instant preview ha uno strano comportamento direi che valga la pena perderci qualche minuto 😉
Grazie del commento.
Io l ho utilizzo regolarmente da qualche mese e non ho ancora riscontrato nessun problema relativo a indicizzazione o di altra natura … è compatibile anche con IE6/7/8/9, diciamo che su un sito “vetrina” aiuta alla grande!
Inoltre cufon ha un piccolo problemino, ossia che non accetta i caratteri accentati (e speciali), quindi se scrivo ad esempio bontà ottengo in output bont, il che non è grandioso a livello seo.
Risolvere con un apostrofo non è ovviamente la stessa cosa, perché google ad esempio considera la parola come senza accento:
bontà diventa bonta, che sebbene dia un riscontro, non lo dà altrettanto importante come la parola scritta correttamente.
ciao!
sorry, volevo scrivere bonta’ diventa bonta